In questa guida spieghiamo come scegliere il migliore torchio per uva e mettiamo a disposizione informazioni utili sui prezzi dei modelli disponibili in commercio.
Chi si dedica alla viticoltura sa che anche una piccola vigna, sempre che sia curata, può dargli un raccolto buono, parte del quale diventerà vino. Ovviamente servono gli strumenti adatti, uno dei quali è proprio il torchio per uva. Vediamo cos’è e come scegliere un torchio per uva.
Caratteristiche e Funzionamento del Torchio per Uva
Il torchio per uva è uno strumento indispensabile. Esso viene impiegato per completare la terza delle varie fasi che servono a fare il vino.
La prima è la raccolta, da effettuare quando l’uva è matura, preferibilmente a mano, soprattutto se la vigna è piccolina.
La seconda fase è la diraspatura. Questa fase serve ad isolare gli acini dal raspo, appunto, che se viene spremuto insieme alle bacche, potrebbe rovinare il sapore del vino.
La terza invece è proprio la torchiatura e, perché riesca a regola d’arte, serve un torchio per uva.
Il torchio per uva è quello strumento che serve a schiacciare le bacche e ad estrarne il succo. Dopo essere separata dal raspo, infatti, l’uva viene riversata nel torchio, dove verrà spremuta fino a quando non rimarranno che la buccia e i semi. Per spremerla a dovere bisognerà premere sulle due mezzelune, che fanno da coperchio, facendo leva sulla chiocciola posta in cima al torchio. La chiocciola, infatti, si avvita lungo il perno filettato che sta nel centro del torchio ed esercita una pressione verso il basso, continua e costante. Questa pressione schiaccia l’uva sulle pareti interne del torchio facendo uscire l’umore, che gronda verso il basso e si raccoglie nel canale esterno. Un canale sbeccato al centro che permette al liquido di travasare in un recipiente di raccolta.
Il torchio per uva serve indifferentemente per premere le bacche delle uve bianche come quelle delle uve rosse. Se c’è una differenza di lavorazione questa non è nella torchiatura. L’unica accortezza è quella di non torchiare contemporaneamente bacche di diversa pigmentazione, a meno di non sapere esattamente cosa si sta facendo. Infatti se il tuo scopo è quello di realizzare del vin rosé, o dello spumante, l’uso del torchio non è contemplato o, almeno, non così.
Come Scegliere Torchio per Uva
Il torchio è uno strumento fondamentale. Per questa ragione ne troverai almeno uno sia dentro ad una grande cantina, gestita da una cooperativa agricola o da una grande azienda vitivinicola, che nel piccolo laboratorio, organizzato occasionalmente da un appassionato. Sul mercato, infatti, puoi trovare vari torchi e in ciascuno di essi il principio di funzionamento è uguale. Però i vari torchi per uva presentano alcune differenze, dal punto strutturale e tecnico, proprio per permetterti di lavorare differenti quantità e tipologie di uva.
Struttura
La struttura di un torchio per uva è abbastanza elementare ed è praticamente la stessa da decenni. Quella che cambia è la dimensione, i materiali, il peso, ma la struttura è sempre quella. Innanzitutto c’è una base, che nei modelli più comuni è in ghisa o comunque di un metallo resistente alle ossidazioni. Alcuni modelli però hanno ancora la base scavata nel legno massiccio, oppure ricavata da una grossa pietra. Al centro di questa base c’è montato uno stantuffo, saldato o impernato, che è quello che ti permette di fare pressione sull’uva.
La parte esterna, invece, è a forma di cilindro ed è realizzata con delle doghe di legno pregiato, preferibilmente faggio oppure rovere. La qualità del legno è fondamentale, perché deve essere capace di resistere sia alla pressione delle uve che agli zuccheri del succo. E poi è importante che non trasferisca alle bacche spremute il suo sapore, perché rovinerebbe il vino. Queste doghe sono collocate in modo tale che ci sia un filo di spazio tra l’una e l’altra. Spazio che serve a fare uscire solo il succo, senza che ci finiscano dentro anche le bucce. Per ottenere questo risultato le doghe vengono impernate con viti e bulloni, su delle fasce di metallo.
Il contenitore del torchio per uva generalmente è diviso in due parti. C’è la zona di sopra con la chiocciola e la parte di sotto, dove vengono schiacciate omogeneamente le bacche per estrarne il succo. La chiocciola non è altro che la madrevite, che girando esercita la forza sufficiente a spremere le uve.
Tipologie
Le tipologie più comuni di torchio per uva sono quattro e si differenziano anche per capacità. Infatti più grande è la sua struttura più uva è capace di spremere. Vediamole singolarmente.
-Torchio per uva manuale ad una velocità
Il torchio manuale per uva ad una velocità è il modello hobbistico per eccellenza. Risulta essere abbastanza piccolo da potere essere trasportato in auto e funziona con un movimento a cricco meccanico, gestito con un saltarello singolo. Il saltarello ha la base triangolare e serve a bloccare il torchio mentre la chiocciola gira sull’asse. Questo modello ha il bacino e la vite in acciaio, le doghe sono in faggio, o in rovere, e sono ancorate alla struttura metallica con dadi e bulloni. Oltre alla chiocciola questo torchio ha sia le mezzelune che sei tappi in legno. Il suo diametro va da 15 a 35 centimetri.
-Torchio per uva manuale o razionale a due velocità
Il torchio per uva a due velocità ha una capienza maggiore di quelli mono-velocità, anche se il suo funzionamento è basato comunque su un cricco meccanico. Questo torchio differisce da quello più piccolino perché è in grado di spremere una maggiore quantità di uva, anche grazie alla presenza di un doppio saltarello, uno più vicino all’asse e l’altro più lontano. Montare un saltarello piuttosto che l’altro, infatti, ti permette di applicare una pressione maggiore o minore alla chiocciola. Questi modelli hanno un diametro di 40, massimo 50 centimetri e sono capaci di produrre dai 70 ai 130 litri di vino.
-Torchio per uva idraulico
Il torchio per uva idraulico ti permette di potere contare su una pressione maggiore, diminuendo lo sforzo fisico. Questo significa che puoi aumentare la produzione abbattendo i tempi di lavorazione. Si tratta di un torchio adatto ad una categoria semi-professionale e il diametro di questi modelli va dai 50 centimetri fino ai 70. La produzione che puoi ottenere grazie a questi modelli va dai 127 litri ai 330, in dipendenza del diametro del torchio. Il suo martinetto idraulico è in ghisa pressofusa, è dotato di manometro per misurare la pressione dello sforzo esercitato ed è capace di raggiungere anche i 400 bar, senza che tu debba esercitare una forza particolare sulla leva.
-Torchio per uva a pressa idraulica
Il torchio per uva a pressa idraulica è una macchina di livello decisamente professionale. Questo torchio usa la pressione dell’acqua per spremere l’uva, ed è ottimo anche per spremere la frutta e ricavarne succhi da imbottigliare. Si tratta di un tipo di pressa che ha, all’interno del cilindro, una membrana che si gonfia con l’acqua e spinge l’uva verso la gabbia esterna. Questa gabbia fa da filtro e lascia passare solo il succo, trattenendo bucce e semi. Il filtro è in acciaio inox, mentre base e coperchio sono realizzati in alluminio ad alto spessore. Per pulire un torchio per uva a pressa idraulica basta smontarlo e lavarlo con un getto d’acqua, aspettare che asciughi e dopo conservarlo al coperto.
Tipologie di materiali
La maggior parte dei torchietti per un uso domestico è realizzata in legno, ma è molto importante distinguere le opzioni di qualità. Di solito il legno di quercia è uno dei migliori, perché non interferisce con il sapore, con l’odore e con le proprietà organolettiche dell’uva. In ambito professionale, invece, sono diffusissimi il faggio e il rovere, per via della loro grande resistenza agli urti e agli stress meccanici.
In realtà il legno non è l’unico materiale disponibile, perché in vendita puoi trovare pure dei prodotti in alluminio pressofuso brillantato.
Capacità in litri
Visto che stiamo parlando dei torchietti per un uso domestico, vorrei specificarti che la capacità complessiva di questi strumenti non è mai troppo ampia. Si parte infatti da un minimo di 3 litri fino ad un massimo di 18 litri. Per farti un esempio concreto, un torchio per vino da 18 litri ti consente di pressare dai 30 ai 60 chili d’uva. Ovvero quanto basta per preparare dell’ottimo vino fatto in casa!
Sistema di pressatura
La chiocciola a cricchetto rappresenta una soluzione avanzata e meccanicamente sofisticata per la pressatura. La sua struttura, basata sull’interazione tra chiavistelli (o saltarelli) e una chiocciola centrale, permette una maggiore efficienza nella pressatura, riducendo lo sforzo fisico. Questo sistema consente una rapida alternanza tra la fase di pressatura e quella di rilascio, ottimizzando i tempi di lavoro.
Il sistema di pressa a leva è un metodo più tradizionale e meno costoso per la pressatura. Funziona mediante l’utilizzo di una leva che, quando viene ruotata, esercita pressione sulla chiocciola centrale, permettendo di pressare i frutti o l’uva. Nonostante sia meno efficiente rispetto al sistema a cricchetto, è comunque molto apprezzato per il suo rapporto qualità-prezzo, specialmente tra gli hobbisti.
Il sistema di pressatura di un torchio domestico e pensato per un uso non professionale non è quasi mai a cricchetto, ma a leva. Questo lo rende un pelo più faticoso da usare, e dilata un po’ i tempi, ma non devi vederlo come un difetto. Rispetto al sistema a cricchetto, infatti, è molto più semplice da utilizzare, anche da chi non ha mai avuto a che fare con le chiocciole con movimento alternato.
Recensione Migliori Torchi per Uva
Vediamo più nel dettaglio alcuni dei migliori tochi per uva disponibili in questo momento.
Torchio per vinacce e agrumi di TecTake
Ero da tempo alla ricerca di un torchio per la spremitura di uva, vinacce ed agrumi ad uso casalingo ma che avesse una capienza maggiore rispetto a quelli che avevo già provato. Così, su consiglio anche di chi già lo aveva provato, ho acquistato il torchio per vinacce ed agrumi di TecTake. In realtà questo marchio propone modelli, ognuno con una differente capienza pensati proprio per accontentare un’ampia platea di clienti.
Il modello che ho acquistato io è il 402020 ed ha una capienza davvero esagerata, pari a 18 litri, se cerchi modelli meno capienti puoi orientarti verso il modello 402019 che invece ha una capienza pari a 12 L oppure puoi acquistare il modello più piccolino, il 402018 che invece offre una capienza pari a 6 litri.
Si tratta di un torchio a leva, un sistema perfetto per un utilizzo meno professionale e più hobbistico perché presenta da una parte un costo inferiore rispetto ai modelli a cricchetto ma d’altra parte richiede uno sforzo fisico maggiore e dunque pensare vi utilizzarlo per grossi quantitativi di frutta può non essere un’ottima idea.
La qualità del prodotto è davvero eccellente a partire dalle doghe che sono in legno di quercia, per cui resistenti e durature ed anche la base in ghisa conferisce stabilità e sicurezza al torchio. Sulla base delle gambe ci sono poi dei fori molto utili se si desidera fissare il torchio ad una superficie, ad esempio in legno, così da poterlo utilizzare con maggiore sicurezza e maggiore libertà dei movimenti senza temere che possa ribaltarsi. In questo modo è anche possibile eseguire dei movimenti più veloci e più decisi.
Per quanto riguarda le dimensioni, quelle della versione da 18 L non sono certamente ridotte ma se considera che non si tratta di un oggetto che generalmente si trasporta, queste non sono affatto un problema. Il modello 402020 misura 71 x 60 x 38 cm ed ha un peso di circa 17 kg.
Il montaggio del torchio è semplice ed intuitivo, basta semplicemente seguire le istruzioni riportate sul libretto che viene fornito in dotazione, insieme anche al panno per la pressione della frutta. Io l’ho utilizzato sia per l’uva e sia per creare degli ottimi succhi spremendo sia agrumi come arance e limoni e sia con il melograno e sono rimasto davvero soddisfatto.
Pressa per frutta e uva di Wiltec
La pressa di Wiltec specifica per uva e frutta è uno degli strumenti migliori per avvicinarsi al mondo dell’utilizzo casalingo dei torchi. Si tratta di un prodotto che riesce a combinare al meglio un buon prezzo, delle buone prestazioni ed anche una facilità d’utilizzo che è sempre utile soprattutto per chi si trova alle prime armi.
Utilizzare da subito strumenti troppo elaborati e più difficili da usare può generare frustrazione e potrebbe portare ad allontanarsi ha questo hobby. Con la pressa di Wiltec questo non accade perché è possibile apprezzare da subito i risultati del proprio lavoro.
Parliamo ancora una volta di un torchio dotato di un sistema a leva. Il cestello è formato da listelli in legno di faggio, che tra tutti è una delle tipologie di legno più indicate per questo tipo di utilizzo. La base è in ghisa, solida e stabile mentre il mandrino e l’imbuto sono in acciaio. Sono presenti anche degli inserti e delle rifiniture di colore rosso che rendono la pressa molto bella oltre che funzionale, per questo credo possa essere anche una buona idea regalo per qualcuno che ha mostrato interesse nei confronti di questo hobby.
Per quanto riguarda le dimensioni, questa pressa ha un ingombro assolutamente non eccessivo, infatti misura 30 x 30 x 23 cm ed ha un peso di 6 kg circa.
Ti segnalo però anche la presenza della versione da 18 litriL, sempre di Wiltec che come funzionamento e materiali non si discosta dal modello che ti sto illustrando.
La confezione include anche uno strofinaccio per la pressa oltre ovviamente all’occorrente per assemblare il tutto. Risulta essere possibile pressare non solo l’uva per la preparazione del vino ma anche mele per ottenere dell’ottimo sidro e altri frutti ancora. Io l’ho utilizzata molto per le preparazioni più disparate e voglio darti alcuni consigli.
Sia per l’uva che per altri frutti soprattutto se di grandi dimensioni come mele o pere è necessario prima tagliare il tutto in parti più piccole e schiacciarle prima di inserirle nella pressa, praticamente fino ad ottenere una consistenza simile a quella di una purea. Forzare infatti la pressa potrebbe comprometterne la durata nel tempo e l’efficacia, non permettendoti così di ottenere il risultato sperato.
Torchio a cricchetto per vinacce di Apistore
Passiamo adesso ad un torchio che ho provato e testato diverso dagli altri perché si pone su un livello superiore sia per prezzo che per prestazioni e che dunque consiglio a tutti quelli che vorrebbero passare ad un modello un po’ più professionale o a chi vuole fare un regalo davvero sorprendente.
La differenza maggiore rispetto agli altri modelli consiste nel sistema di funzionamento che in questo caso è a cricchetto invece che a leva. Il sistema a cricchetto permette di ottenere performance migliori ma soprattutto l’utilizzo è più agevole e ci si stanca molto meno.
Infatti, il sistema di tiraggio e di spinta e di gran lunga più comodo rispetto a quello a leva con la conseguenza che con questo torchio potrai pressare una maggiore quantità di uva o quello che desideri in minor tempo e con meno fatica.
Le dimensioni del torchio di Apistore sono importanti, anche per via del meccanismo di funzionamento più completo e complesso. La gabbia misura 20 x 35 cm, il torchio pesa quasi 18 kg, ha una capacità di ben 11 L, insomma è davvero sorprendente per essere un torchio da utilizzare comodamente a casa.
I materiali, come è intuibile, sono davvero di qualità. Le doghe sono in solido legno di faggio mentre la base è in ghisa mentre le altre parti sono in acciaio. I piedini presentano anche in questo caso dei fori sulla base che servono proprio per fissare il torchio ad una base, ad una superficie stabile, così da poter compiere i movimenti con maggiore libertà e con più decisione. Anche se, come ho accennato, questa pressa è poco faticosa da utilizzare.
Dall’aspetto rustico e robusto, questo torchio è molto bello ed è prodotto interamente in Italia. Lo si può utilizzare oltre che per l’uva ed altri frutti anche per gli opercoli di cera.
Il prezzo è leggermente superiore rispetto agli altri di cui ti ho parlato ma il motivo consiste proprio nel sistema di funzionamento a cricchetto che comporta dei costi maggiori rispetto ai sistemi a leva ma se si considerano la comodità e le prestazioni allora si comprende che la spesa ha una sua giustificazione.
Torchi per Uva più Venduti
Nella tabella che segue è presente una lista dei torchi per uva più venduti in rete in questo momento. Cliccando i diversi prodotti che si trovano nell’elenco viene aperta una nuova pagina all’interno della quale è possibile leggere le caratteristiche tecniche, il prezzo, le eventuali promozioni e le opinioni di chi ha provato il prodotto.